martedì 12 novembre 2013

Introduzione alla dieta (prima parte)

Non è facile trovare tra coloro che appartengono alla grande famiglia dei "sovrappeso" (come si usa dire oggi) chi non si sia cimentato, almeno una volta nella sua vita con una dieta.
La parola "dieta" spesso evoca spiacevoli sensazioni , dal difficile rapporto giornaliero con la bilancia all'osservanza di regole spesso impossibili, dal confronto, sempre perdente, con il fatidico peso ideale, al triste rito dei piatti semivuoti che mette una tristezza e uno sconforto che ti fanno pensare di abbandonare il tutto .

Purtroppo, gli esiti di questa epica battaglia contro il peso combattuta da centinaia di migliaia di persone, non sono sicuramente incorraggianti.
La maggior parte di coloro che si sottopongono ad un regime alimentare ridotto allo scopo di perdere peso, non riesce nel suo intento.

In alcune statistiche si arriva persino al 75-80% di risultati nulli entro il primo anno di osservazione; cioè pur constatando in quasi tutti, nei primi 30 o 40 giorni, un calo ponderale che va da 1 Kg a 3 Kg e anche più alla settimana (secondo il tipo di dieta), si deve riconoscere che dopo i primi mesi si tende a riacquistare tutto il peso perduto e, anzi, una discreta percentuale di soggetti tende ad assumere un peso maggiore di quello che aveva prima di iniziare la dieta.

Diventa allora abituale passare da un tipo di alimentazione a un altro, consultare tutti i possibili esperti , medici, non medici .... , ed a ingurgitare i farmaci più stravaganti e pericolosi per la salute.
Oggi basta leggere un giornale, un opuscolo, guardare uno spot televisivo e subito da marionette ci si converte al nuovo regime alimentare, spinti dalle immagini accattivanti di fisici scolpiti e magri o dal carattere esotico dei cibi dimagranti consigliati.

Oramai è diventata una cosa normale incontrare persone che si sono sottoposte già a decine di tentativi infruttuosi di dieta, da quella vegetariana a quella a base di proteine , da quella a punti a quella delle banane, e cosi via.

Il minimo comun denominatore tra queste persone è la grande disinformazione e confusione che regna, cosa perfettamente normale e comprensibile se sii pensa al borbandamento mediatico che si riceve e ai messaggi contraddittori a cui si è continuamente sottoposti.
Perciò iniziamo con fare un pò di chiarezza, iniziando dalla parola "dieta" che deriva dal latino diaeta, che a sua volta deriva dal greco diaita e che si può tradurre come "modo di vivere".

Un modo di vivere che sia il più salutare possibile non è una cosa che interessa solo le persone obese ma interessa tutti.
I ritmi di vita stressanti di oggi, l'alto tasso di inquinamento, l'alimentazione sempre più sofisticata, rendono il problema della dieta estremamente attuale per tutti, da coloro che hanno problemi fisici a coloro che apparentemente non lamentano alcun disturbo, perché anche dalla qualità dell' alimentazione può dipendere l'insorgenza o meno di quelle malattie di carattere degenerativo che sono in costante e inesorabile aumento.

E' importante sapere quanto mangiare, ma è importante soprattutto sapere che cosa mangiare e come mangiare ; e ancora è inutile limitarsi nel cibo quando poi si rinuncia in modo costante al movimento, oppure si assumono continuamente stimolanti e droghe come caffè, tabacco, ecc... .
E' assurdo seguire per poco tempo un regime alimentare molto ristretto e pensare che questo sia sufficiente a riacquistare la salute, la forma, l'energia perduta.
Un comportamento simile porterà solo a squilibrare ancora di più un organismo già sicuramente squilibrato .

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